Mar 14, 2020 in Società

Carissimo Marco, carissimi consiglieri, soci, dirigenti, allenatori, volontari, ragazzi/e, adolescenti, giovani  e famiglie che praticate lo sport nella società sportiva Freccia Azzurra,

        il mio saluto carico di affetto, di stima e di ammirazione per quello che siete e fate. Siete figli di Dio, quindi siamo tutti fratelli e sorelle, ma siete persone che mediante lo sport cercate di far emergere i valori che strutturano la vita. La vita è un grande dono, e purtroppo in questi giorni la si apprezza  maggiormente e ci si rende conto come, alcune volte, ci perdiamo in banalità.

       Penso in questo momento a questa pausa “ forzata “, una pausa che era meglio non ci fosse stata, per condividere con voi, qualche pensiero. Un vero sportivo però, sa che non deve rassegnarsi, ma deve tentare in mille modi di raggiungere il traguardo, di puntare alla vittoria.

        Cosa vorrei dire?

  • Il tempo dell’allenamento serve per permettere ad un atleta di tirar fuori il meglio di se; allenarsi non è prendere familiarità con il pallone, ma allenarsi vuol dire crescere, maturare, vuol dire crescere insieme allo sport che ti piace. Giocare in squadra ci insegna anche la collaborazione con gli altri. Così si arriva alla vittoria. Questo tempo vivetelo, allenando il cuore e la mente al dono della vita, cercando di capire anche la preziosità dell’amicizia, della squadra e alla vocazione.
  • Il tempo dell’allenamento serve per un allenatore ed un dirigente sportivo per fare squadra, per trovare la giusta tecnica, per valutare le qualità di uno sportivo, in modo che, queste qualità messe insieme, trovino il giusto equilibrio per affrontare la partita. In questi giorni, penso che vi manchino i ragazzi/e. Ti suggerisco un modo per continuare ad allenarli: ogni giorno trova qualche minuto per pensarli e per affidarli al Signore. E’ un allenamento che appare scontato, ma è fecondo.
  • Per il presidente e per il  direttivo, questo tempo vuole essere occasione per valorizzare di più lo sport come valore che educa e fa crescere. Spesso lo diciamo, invitiamo persone di spessore morale e culturale a parlare di sport, ma proviamo a chiederci noi come stiamo investendo il tempo, le energie, il cuore in questo valore che è importante per la crescita umana e cristiana dei nostri ragazzi/e, adolescenti e giovani. Una riflessione semplice ma costruttiva, perchè ci sentiamo parte di un gruppo di educatori che insieme ai genitori, alla scuola educhiamo gli sportivi ad essere protagonisti della loro vita.
  • Penso pure ai volontari ed ai soci della nostra società sportiva: avete visto un evolversi nel campo della crescita dei ragazzi/e, ma anche al cambiamento della mentalità e della cultura. Questo non deve spaventarci, perchè se c’è una testimonianza che voi offrite a tutta la comunità è la vostra dedizione, il vostro servizio e la generosità, fatte con il cuore. Si educa di più con l’esempio che con tante parole. 
  • Penso alle famiglie dei nostri sportivi. Forse questi giorni sono giorni tristi, però c’è un aspetto bello che certamente condividerete. In queste settimane riuscite di più a conoscere i vostri figli stando con loro. Un papà in una mail scriveva: “ don in queste settimane sto capendo la bellezza della mia famiglia, sto capendo che non è con il correre e con l’affannarci che rendiamo felici i nostri figli, ma con l’affetto e lo stare con loro”.

Vorrei semplicemente consegnarvi queste parole, per incoraggiarvi a vicenda, per dire che ci siamo, che collaboriamo attivamente alle indicazioni che ci vengono date, che ci teniamo al bene comune a alla salute di tutti, però insieme riusciremo a superare questo momento. Penso che la festa che faremo a fine maggio – se Dio lo vorrà, – sarà un’occasione per stare insieme, per dialogare e  gioire. Vi assicuro la mia preghiera e la mia stima. Grazie di cuore per quello che fate.

                     Un abbraccio! Don Piercarlo